La Cina limiterà l’esportazione di alcuni materiali usati per la produzione di microchip
Nel contesto di una guerra tecnologica e commerciale con gli Stati Uniti che va avanti da tempo
Il ministero del Commercio cinese ha annunciato che a partire da agosto la Cina metterà dei limiti all’esportazione di gallio e germanio, due metalli necessari per la produzione di semiconduttori, utili a loro volta per la produzione di microchip, componenti fondamentali in moltissimi prodotti tecnologici di uso quotidiano. L’obiettivo, dicono le autorità cinesi, è di proteggere la sicurezza e l’interesse nazionale. Questa decisione si inserisce in una guerra commerciale cominciata da tempo tra Cina e Stati Uniti, in cui i due paesi continuano a limitare l’esportazione di tecnologia ritenuta strategica per non fornire conoscenza tecnologica all’altra parte. In questo contesto gli Stati Uniti stanno esortando i paesi alleati a fare lo stesso.
Nel caso del gallio e del germanio la Cina non ha annunciato propriamente un divieto di esportazione perché le aziende cinesi potranno continuare a vendere all’estero questi materiali, ma prima dovranno ottenere un apposito permesso rilasciato dal ministero. L’annuncio è stato diffuso in un momento in cui secondo il Wall Street Journal e altri media statunitensi il governo degli Stati Uniti starebbe valutando di bloccare l’esportazione verso la Cina di chip utilizzati per i software di intelligenza artificiale e dopo che venerdì il governo olandese ha deciso di limitare le esportazioni in Cina dell’azienda ASML, che produce apparecchiature all’avanguardia per la produzione di semiconduttori.